Dopo l'equinozio d'autunno, le giornate iniziano ad accorciarsi, nel senso che il buio arriva prima e viene spontaneo ridurre le attività fuori casa.
Ma se è vero che le temperature più fresche e l'inizio della scuola ci portano ad anticipare l'ora della nanna, è anche vero che la permanenza in casa, se vissuta come opportunità per praticare attività accantonate durante l'estate, può dare l'impressione di giorni più intensi e operosi.
A casa nostra è ufficialmente entrata in vigore una nuova routine che prevede, dopo la scuola e acquazzoni permettendo, un'oretta al parco o un breve giro di commissioni e spesa, per poi rifugiarsi a casa.
Poi abbiamo istituito il rito del tè. Appena tolte le scarpe e indossate le pantofoline, mettiamo su un bollitore d'acqua e scegliamo un tè profumato da prendere insieme, accompagnato da biscottini rigorosamente fatti da noi.
Fare i biscotti sta diventando un piacevole passatempo della Domenica. La nostra è una ricetta di famiglia tramandata dalla nonna, un impasto piuttosto semplice, con una sola ora di riposo e dalla consistenza adeguata ad essere manipolata anche dai più piccoli per comporre ciambelline, treccine o formine di fantasia.
Dopo questo momento caloroso e d'amore, ci dedichiamo alla nostra casa, rimettendo in ordine i giochi, cambiandone la disposizione per rispolverarne alcuni vecchi e dimenticati, riparando qualcosa che si era rotto e giaceva tristemente in un angolo, collaborando a semplici faccende quotidiane come piegare i panni appena ritirati dallo stendino o caricare una lavatrice – tutte mansioni che possono essere svolte anche dai bimbi più piccoli, se presentate con la giusta dose ludica e con qualche piccola accortezza per agevolarne la riuscita.
Abbiamo riportato l'orario della cena alle sette in punto, quindi in base a quello che prevede il mio menù settimanale iniziamo a preparare la cena, sempre tutti insieme. Se una zuppa richiede molto tempo di cottura, una volta avviata, la lasciamo cuocere, mentre ci dedichiamo alla telefonata quotidiana ai nonni o a qualche gioco estemporaneo.
In alternativa riempiamo il pomeriggio con 'giochi culinari' prettamente autunnali: preparare le conserve!
Spaccare e snocciolare le prugne, per esempio, è un'azione di molta soddisfazione per i bambini e li terrà impegnati per molto tempo, tutto quello necessario per ricordare quando anche noi da piccolini lo facevamo con le nostre mamme o nonne e farci scendere una lacrimuccia di commozione.
La cena arriva come un momento festoso che riporta tutti i componenti della famiglia attorno al tavolo, festosamente apparecchiato anche dai marmocchi. Dopo cena in genere è il papà ad essere preso d'assalto per l'ultima gara di trenini o la torre del castello da completare con le costruzioni e poi pigiamino-denti-pipì e tante favole della buonanotte a lume di abat-jour.
Dopo qualche giorno di questo nuovo ordine, mi sono accorta che le giornate sembrano decisamente più lunghe, più piene, lo stare con i bambini più intenso, coinvolgente e produttivo. Probabilmente io sto affrontando un momento importante dei miei bambini: stanno crescendo a vista d'occhio e il fare insieme diventa sempre più pregno di amore condiviso.
Ci vuole tanta energia, ma sento che ne vale la pena!
Photo Credits:
Seth Lemmons
suzettesuzette
karindalziel
COMMENTI (5)
consigli utili ma i ragazzi cosa pensano..
@Robertofix: in che senso 'cosa pensano'?
... e per quel che riguarda il momento delle favole, suggerisco www.favoledellabuonanotte.it (fiabe moderne per bambini tradizionali). Arianna
@: grazie!
MI SA CHE HO SBAGLIATO QUALCOSA BOH SCUSA...
COMMENTA